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Ricette Vetrarie Muranesi. Gasparo Brunoro e il manoscritto di Danzica

Anno: 2004

a cura di: C. Moretti, C.S. Salerno, S. Tommasi Ferroni

Contenuti:

Nardini Editore, 2004, formato 17x24 cm, 208 pagine, 39 illustrazioni a colori, testo italiano, collana Arte e restauro. Volume allegato al n. 6-7  del Bollettino ICR 2003. Fonti, Euro 22.00

ISBN: 8840450661, ISBN-13: 9788840450667

 

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ABSTRACT

 

L’edizione critica dell’inedito ricettario muranese di tecnologia vetraria contenuto nel Manoscritto di Danzica, conservato presso la Biblioteca Casanatense di Roma, è stata promossa dall’Istituto Centrale per il Restauro nella convinzione che il lavoro di ricerca sulle tecniche artistiche è un momento indispensabile per la conoscenza dei problemi conservativi delle opere d’arte. Lo studio è stato condotto da professionalità diverse in grado di integrare conoscenze storiche, archivistiche, tecniche e chimiche, nonché riscontri diretti sulle opere. Si è quindi configurato anche come ampia ricerca storica sui personaggi legati alla stesura e alla trascrizione delle ricette, primo fra tutti Gasparo Brunoro, che si ritiene sia stato il possessore dei manoscritti. Sono state così raccolte e commentate numerose notizie riguardanti diversi maestri vetrai - fino ad oggi soltanto nomi citati in documenti sporadici - emersi invece come personalità attive, associabili a ben definite aree geografiche e delle quali conosciamo ricettari precisi e alcune opere. Numerosi gli aspetti di novità dello studio condotto da Cesare Moretti, chimico, direttore tecnico di vetreria per molti anni. Carlo Stefano Salerno, restauratore presso l’ICR e storico dell’arte, Sabina Tommasi Ferroni, restauratrice e storica dell’arte. Il dato tecnico e tecnologico, che solo apparentemente sembra prevalere, torna a recuperare quello più strettamente storico e storico-artistico, e ad affrontare problemi di natura anche estetica e stilistica. Il confronto, inoltre, con altri ricettari permette osservazioni relative ai taccuini originali, alle trascrizioni, agli errori, ai percorsi attraverso i quali avveniva la trasmissione di una tecnologia così preziosa. Il volume si rivela di grande utilità anche per la nuova luce che getta sulla struttura di altri ricettari e per le informazioni sui laboratori di chimica dal Quattrocento alla metà del Seicento. La consultazione è resa particolarmente funzionale grazie all’ausilio di tabelle e tavole di confronto che permettono di cogliere aspetti particolari legati alle specifiche tipologie.

 

INDICE

 

Prefazione

Saggio introduttivo

Il manoscritto

Descrizione generale e importanza del manoscritto

Gasparo Brunoro: biografia e rapporti con i Miotti

Fonti comuni, fonti occulte, trascrizioni ed errori dei copisti

La preparazione delle materie prime

La fritta, prima fase della fusione

Vetro comune, cristallo e vetro di piombo

Il calcedonio

L’avventurina o stellarla

Il lattimo e gli smalti: vetri bianco opachi

Il mosaico

Il vetro per tessere musive

Il mosaico con foglia d’oro e d’argento

Le gioie false o contraffazione di pietre preziose

I vetri colorati

I vetri rossi

I vetri gialli

I vetri neri

I vetri verde e verde smeraldo

I vetri azzurro, celeste, turchese e turchino

I vetri viola, ametista, paonazzo

I vetri grigio o beretin

La capienza dei crogioli utilizzati per la fusione in base alla somma delle materie prime

Ricette di carattere metallurgico

Ricette di vario argomento

Le ricette di argomento alchemico

Le materie prime citate

Considerazioni finali

Tabelle e immagini

Il manoscritto. Trascrizione e note

Bibliografia