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Riconoscimento delle specie lignee e relazione con le tecniche di esecuzione dei manufatti lignei, in particolare sculture: il Progetto ISCR

Data: 01/02/2016

Cominciano ad essere anche numericamente interessanti i primi risultati del progetto dell’Iscr che coinvolge il Laboratorio di indagini biologiche e il Laboratorio dei manufatti lignei dipinti e non dipinti, il cui  scopo è di indagare le relazioni tra l’impiego delle diverse specie legnose nella realizzazione delle sculture e la tecnica di esecuzione impiegata (spessore della pellicola pittorica, accuratezza dell’intaglio, ecc.).

Nell’ambito di collaborazioni istituzionali l’Iscr esegue gratuitamente il riconoscimento delle specie legnose adoperate e verifica, insieme con i restauratori coinvolti - quasi sempre ex-allievi della sua Scuola di Alta Formazione - le tecniche di esecuzione. A fine lavoro viene redatta una scheda riepilogativa con le informazioni relative alle analisi xilotomiche, alle tecniche di esecuzione e ai restauri più recenti. I dati raccolti confluiscono nell’Archivio delle Identificazioni delle Specie Legnose dei Beni Storico-Artistici (Progetto ArISStArt), banca dati informatica accessibile on-line realizzata dalla Fondazione Guglielmo Giordano grazie ad una collaborazione tra l’Università degli Studi di Perugia, il CNR-IVALSA (Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree del Consiglio Nazionale delle Ricerche), l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ed Ecodata.

L’archivio permette di accedere, in maniera semplice e immediata, ai dati essenziali riguardanti il tipo di supporto, alle informazioni storico-artistiche e realizzative dei manufatti.

Tra le varie opere analizzate, il progetto ha consentito di approfondire le indagini conoscitive sulla porta di Santa Sabina all’Aventino a Roma (restauro di Roberto Saccuman, direzione Claudia Tempesta) e di studiare il crocifisso monumentale di Santa Maria in Trastevere (restauro del consorzio RECRO, direzione lavori Adriana Capriotti); a Venezia il soffitto ligneo della sala XXIV alle Gallerie dell’Accademia, con i cinque tondi raffiguranti Padre Eterno e Quattro Evangelisti (restauro Roberto Saccuman, direzione lavori Matteo Ceriana); a Campagnano di Roma (RM), Chiesa di San Giovanni Battista, la scultura lignea Madonna in trono con Bambino, sec. XVI (restauro Consorzio RECRO, direzione lavori Isabella del Frate); a Oppido Mamertina (RC), Museo Diocesano, la scultura lignea raffigurante San Filippo d’Argira, XVII sec. (restauro Anna Arcudi).

Per contattare l’Iscr e partecipare al progetto: Laboratorio di indagini biologiche, Giulia Galotta, giulia.galotta@beniculturali.it, tel. 06 67236615; Laboratorio Manufatti lignei dipinti e non dipinti, Marisol Valenzuela, marisol.valenzuela@beniculturali.it , tel. 06 67236331.