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Riparte ad ottobre il cantiere di restauro nella Villa di Silin in Libia

Data: 03/10/2013

L'intervento sui mosaici pavimentali della villa romana è parte del vasto programma di studio e restauro del sito libico. Apprezzamento per l'operato dell'Istituto espresso dalle autorità libiche in visita nella sede del San Michele

La villa di Silin, edificata a circa 15 km di distanza da Leptis Magna, rappresenta un sito di primaria importanza per il patrimonio archeologico, storico e culturale della Libia, in considerazione dell’unicità del complesso (stato di conservazione; articolazione architettonica; estensione degli apparati decorativi), e della sua eccezionale relazione al contesto ambientale. La villa era la spettacolare residenza di uno dei facoltosi notabili locali di estrazione punica, “romanizzati” nei gusti e nei costumi del vivere quotidiano. Lo scavo del complesso residenziale è stato condotto dal Dipartimento delle Antichità della Libia in anni relativamente recenti. Il vasto edificio – circa 50 gli ambienti coperti – risale al II sec. d.C. La fronte a mare appare articolata in portici colonnati e giardini. L'impianto è suddiviso in due settori: uno, di rappresentanza, a occidente, l’altro a oriente, gravitante su un vasto giardino al quale è collegato il nucleo circolare delle terme. Pressoché tutti gli ambienti recano decorazioni pavimentali, musive o in marmi commessi, e intonaci dipinti parietali. 

L’Iscr,  il Department of Archaeology, National Transitional Council of Libya e l’Università degli Studio di Roma Tre hanno firmato a Roma, nell’aprile dello scorso anno, una convenzione che vede le tre Istituzioni impegnate nell’attività di studio e restauro della Villa di Silin. Nel corso dei lavori l’Iscr ha intrapreso studi e analisi dello stato di conservazione della Villa di Silin e dei fattori di rischio ambientale e antropico che mettono a grave rischio la sua integrità

Dal primo cantiere pilota dell’autunno del 2013 su dipinti murali e mosaici della villa si è passati nella scorsa primavera alla seconda campagna di restauro. Gli interventi hanno riguardato, tra l’altro, i mosaici pavimentali della villa, alcuni dei quali, come quelli del peristilio, a rischio di perdita perché staccati e riposizionati su cemento armato alla fine degli anni ‘70 del Novecento. Per uno di questi, il più deteriorato, si è optato per lo smontaggio e la sostituzione dello strato di cemento con nuove malte appositamente formulate e testate dall’Iscr in collaborazione con il  CISTeC - Centro di Ricerca in Scienza e Tecnica per la Conservazione del Patrimonio Storico-Architettonico dell'Università di Roma Sapienza. Questa ulteriore fase del cantiere di restauro, che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre, vedrà al lavoro gli esperti dell’Iscr nel riposizionamento e nel restauro di questi pregevoli pavimenti musivi.

Un ulteriore contributo dal mondo accademico è quello che ha fornito il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara che è impegnato nello studio delle condizioni di degrado strutturale, degli interventi di messa in sicurezza e di quelli di consolidamento dell’intero complesso architettonico e nella progettazione delle nuove coperture.

L’impegno dell’Istituto in Libia ha incluso lo svolgimento di corsi di formazione, indirizzati ai tecnici libici, sia nell’ambito del cantiere della Villa di Silin, che nell’ambito del Training programme in conservation of moveable property (on-site, in museum/storage collections) in Libya. Implementation Partnership Agreement, in accordo con l’Unesco.

Il 26 settembre scorso tre rappresentanti delle istituzioni libiche hanno visitato la sede dell’Iscr. Il Direttore Gisella Capponi ha accolto Al-Habib Mahammed al-Ameen, Ministro della cultura e della società civile, Fathi Nasib Ballo, Direttore dell’Ufficio per la cooperazione culturale internazionale (Ministero della cultura e della società civile) e Mustafa Abdallah Turjman, Direttore delle Ricerca in ambito archeologico (Dipartimento delle Antichità), accompagnati dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Tripoli, Rubens Piovano.

visita la pagina del sito dell'UNSMIL riguardante i corsi di formazione in Libia