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Esperti scientifici e restauratori si incontrano al San Michele

Data: 05/06/2018

In programma l'8 giugno un workshop ospitato dall'ISCR e dedicato al confronto tra queste due categorie di professionisti dei Beni Culturali

Esperti scientifici e restauratori di incontrano: nuove generazioni di professionisti dei Beni Culturali a confronto è il titolo dell’evento è organizzato per venerdì 8 giugno dall’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ANEDbc) e dal Gruppo Restauratori Uniti (GRU).

ANEDbc nasce, nel febbraio del 2017, dall’esigenza di riunire gli esperti scientifici per i beni culturali in un’unica realtà che possa interfacciarsi con le Istituzioni, discutendo della formazione e del collocamento di questa figura professionale.

Uno degli obiettivi principali di ANEDbc risiede nel creare un ponte tra i propri soci, il mondo del lavoro e gli enti pubblici preposti, promuovendo la figura del conservation scientist come parte vitale che lavora in sinergia con tutte le altre figure professionali coinvolte nei lavori di restauro, di valorizzazione e della ricerca scientifica applicata ai beni culturali.

Il GRU nasce nell’ottobre 2016 da restauratori laureati o diplomati equipollenti nei diversi settori disciplinari che decidono di dare vita ad un progetto di Gruppo, mettendo le proprie conoscenze al servizio di tutti i restauratori e della conservazione. 
GRU non è un’associazione, ma una web community fondata sui principi della libera informazione, condivisione, partecipazione e divulgazione. Svolge un servizio volontario, aperto a tutti coloro che vogliono contribuire alla diffusione delle conoscenze e delle buone pratiche nel restauro.

Dall’incontro tra queste due realtà di giovani professionisti, nasce l’idea di una giornata di studi per approfondire il delicato rapporto tra queste figure professionali.

Indipendentemente dalla filosofia con cui si intende affrontare l’intervento conservativo, l’apporto dell’esperto scientifico è rilevante nelle fasi di progettazione, indirizzo, controllo e monitoraggio del restauro.

E’ solo grazie all’integrazione fra le competenze scientifiche del restauratore e dell’esperto scientifico, che è possibile realizzare un intervento consapevole e ragionato.

Queste sono state alcune delle considerazioni che hanno ispirato il Workshop, che si propone di affrontare tematiche molto sentite dai restauratori e dagli esperti scientifici in merito alle loro competenze e campi d’azione.

Qual è il valore aggiunto della diagnostica all’intervento di restauro? Quali sono i limiti della diagnostica e come si manifestano? Esiste una diagnostica sostenibile? Si può effettuare un buon progetto diagnostico con un costo contenuto? Quali sono le good practices per una buona collaborazione tra restauratori ed esperti scientifici? Questi saranno solo alcuni degli argomenti che verranno affrontati nel worskhop.

L’evento ospitato nella sede dell’ISCR, vedrà la partecipazione di Giorgio Sobrà, Direttore SAF di Matera e Marco Bartolini, Vicedirettore SAF dell’ISCR che esporranno un intervento dal titolo Il restauratore: ruolo e formazione nel quadro normativo nazionale; Fabio Talarico, Direttore del Laboratorio di Chimica dell’ISCR presenterà Il progetto analitico per lo studio e la conservazione dei Beni Culturali: approccio metodologico e casi di studio. L’arch. Gisella Capponi, già direttore ISCR; prenderà parte alla tavola rotonda.                                                           

Per visitare il sito dell’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali clicca qui

Per visitare il sito del Gruppo Restauratori Uniti clicca qui