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Attività

Dalla creazione del laboratorio nel 1969 ad oggi sono stati eseguiti interventi di restauro conservativo su numerosi manufatti di provenienza sia archeologica che storica, ma anche su opere d’arte moderna e contemporanea. Questo ha permesso nel tempo di approfondire le conoscenze sui diversi materiali costitutivi, sulle tecniche di esecuzione, sui fenomeni di degrado e sulle metodologie e tecniche d’intervento più efficaci per un ampio panorama di opere, particolarmente eterogeneo.
Negli ultimi anni il laboratorio ha indirizzato la propria ricerca sui temi di:

  •  nuovi metodi di pulitura per  manufatti fittili di provenienza archeologica, 
  •  trattamento cromatico delle integrazioni di ceramiche con rivestimento policromo,
  •  restauro di statuaria fittile.

Per quanto riguarda gli interventi sui manufatti in vetro, il laboratorio “Ceramiche, Vetri e Smalti” da anni ha messo a punto e perfezionato una tecnica di reintegrazione del vetro  definita “tecnica indiretta”, che ha il vantaggio di evitare pericolose sollecitudini al manufatto, dato che le lavorazioni meccaniche necessari alla rifinitura della reintegrazione avvengono lontano dal manufatto.

L’attività d’insegnamento si articola, secondo un modello ormai consolidato negli anni, in quattro principali attività:

  • corsi teorici, seminari, visite didattiche;
  • attività di laboratorio;
  • attività di cantiere;
  • attività correlate alle tesi di laurea.

I restauratori del laboratorio, inoltre, cooperano con istituzioni universitarie italiane e straniere nella formazione degli studenti accogliendoli per brevi periodi di stages e partecipando, in qualità di docenti, a programmi di formazione all’estero, sia organizzati dall’ISCR sia da altri enti.
L’attività che si svolge in laboratorio e in cantiere è rivolta ad interventi su opere singole, raccolte e collezioni e può prevedere tanto l’esecuzione dell’intervento di restauro, quanto la predisposizione del solo progetto di intervento in seguito ad indagini scientifiche e prove preliminari. Sempre più di frequente, grazie alla collaborazione con gli altri Laboratori e i Servizi, si lavora con il museo (o altro committente) per sviluppare ed attuare quanto necessario a creare le condizioni conservative ideali per il bene o l’insieme di beni (monitoraggi e studi ambientali, sviluppo di contenitori per deposito e/o supporti e vetrine espositive, particolari dispositivi per il trasporto, ecc.).