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La conservazione di Giotto in primo piano

Data: 20/03/2014

Due giornate a Padova sugli aggiornamenti degli studi giotteschi e la salvaguardia della Cappella degli Scrovegni

La Cappella degli Scrovegni, fatta erigere da Enrico Scrovegni tra il 1303 ed il 1305 a Padova, fu affrescata da Giotto e aiuti. L'opera pittorica venne completata entro il 1306.
Il ciclo di affreschi occupa tutte le pareti ed illustra le storie della Madonna e  di Cristo. Le trentotto scene sono sostenute alla base da una zoccolatura in finto marmo nella quale si inseriscono una serie di riquadri  con le allegorie dei Vizi e delle Virtù.

Nel luglio 2001 l’Istituto (all’epoca ICR) ha dato inizio al cantiere didattico, concluso nell’ottobre dello stesso anno, che ha permesso il restauro di circa un quarto dell’area affrescata. I lavori sulla restante superficie sono stati portati a compimento da un consorzio di ditte di restauro di altissima specializzazione, sotto la supervisione sempre dell’Istituto.

Dalla conclusione dei restauri, nel marzo 2002, si effettuano annualmente operazioni di controllo e manutenzione delle superfici; la ricognizione delle pitture avviene per mezzo di un elevatore meccanico il quale, scorrendo su due binari che attraversano nella sua lunghezza la Cappella, permette attraverso delle semplici ma precise manovre, di ispezionare e controllare lo stato conservativo delle superfici dipinte della volta e delle pareti.

L’impostazione della manutenzione  ha sempre seguito una linea di minimo intervento, quindi  lì dove strettamente necessario; ad ormai  dodici anni dalla conclusione del cantiere di restauro, il bilancio dei risultati ottenuti può dirsi confortante in quanto conferma sia l’ottima risposta dei materiali impiegati nel restauro del 2001-2002 (e tuttora impiegati nei circoscritti interventi manutentivi), sia che il sistema di controllo ambientale e microclimatico risulta efficace nei confronti del buono stato di conservazione dei dipinti giotteschi.

Ulteriori studi ed approfondimenti sulla attività artistica del grande artista fiorentino saranno  oggetto delle Giornate Internazionali di Studi dal titolo Giotto e il suo messaggio. Aggiornamenti, interconnessioni, conservazione, salvaguardia che si svolgeranno a Padova il 25 e 26 marzo, organizzate dal Comune di Padova e dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, MiBACT. La prima giornata, che si terrà presso l’Aula Magna del Palazzo del Bo (Università degli Studi di Padova) vede concentrati gli interventi di carattere storico-critici; la giornata del 26 (presso la Sala Livio Paladin del Comune di Padova) sarà invece dedicata alle relazioni sulla conservazione e il restauro degli affreschi e sull’edificio della Cappella, anche il relazione all’ambiente circostante.

L’Iscr, che da lungo tempo segue gli studi su Giotto e le vicende conservative dei capolavori pittorici da questi realizzati tra Assisi e Padova, interverrà al convegno con i contributi del direttore Gisella Capponi (Due sistemi di monitoraggio e conservazione. Padova e Assisi) e dei restauratori Antonio Guglielmi e Francesca Capanna (Le ricognizioni annuali del ciclo pittorico della Cappella degli Scrovegni: lo stato di conservazione).

Visita il sito della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto

Nella "fototesto": l'elevatore meccanico utilizzato nelle operazioni di manutenzione e controllo