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Settimana di sopralluoghi dei tecnici ISCR nella Marche e in Umbria
Data: 05/12/2016
Storici dell'arte e restauratori dell'Istituto collaborano alle attività recupero, schedatura e rilevamento nei centri investiti dal terremoto
Quella dal 21 al 25 novembre scorso è stata una settimana di intensa attività per la squadra di storici dell’arte e restauratrici dell’ISCR che hanno visitato, insieme a colleghi di altri uffici del MiBACT e al personale del Nucleo Tutela del Patrimonio dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, molti dei siti marchigiani e umbri danneggiati dai recenti eventi sismici.
Le attività hanno riguardato sopralluoghi, condotti con gli architetti della Soprintendenza ABAP, e compilazione di schede di agibilità e rilevamento danni in numerosi edifici di Fermo, la partecipazione ai GTS (gruppi tecnici di supporto) per la redazione dei verbali riguardanti un gruppo di edifici distribuiti nel territorio della provincia di Macerata e il rilevamento delle criticità conservative per i beni mobili appartenenti agli stessi.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie e la collegiata di San Martino di Caldarola e la pieve di Santa Maria di Ussita (sempre nel maceratese) sono anche state oggetto di sopralluoghi mirati a predisporre le operazioni di recupero delle opere ancora contenute al loro interno.
Presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, individuata come luogo di primo ricovero per i beni mobili provenienti dal territorio delle Marche, si sono invece eseguite operazioni di pronto intervento (quale la disinfestazione urgente e il nuovo imballo sulle tavole del polittico del Compianto della Pinacoteca di Sarnano) e di verifica dello stato di conservazione di un gruppo di opere ricoverate in deposito.
L’impegno in Umbria si è svolto in particolare presso il deposito nelle vicinanze Spoleto (costruito dopo il terremoto del ’97) dove hanno trovato riparo le opere recuperate provenienti soprattutto dalla Valnerina (ad oggi superano le 1.000 unità). Il lavoro ha riguardato la schedatura speditiva delle opere in ingresso, che comprende la registrazione dei dati indentificativi, la documentazione fotografica, la valutazione dello stato di conservazione e del grado di urgenza dell’intervento di restauro. Sempre in Umbria sono state svolte anche attività di recupero di beni mobili provenienti da edifici colpiti della Valnerina, quali il Museo della Abbazia di Sant’Eutizio a Campi di Norcia.
Tutte le attività si sono svolte con l’assistenza dei colleghi dei Segretariati Regionali in questione e dalle Soprintendenze ABAP Marche e Umbria e in collaborazione con altri colleghi MiBACT, del personale della Protezione Civile, dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
Anche in questa occasione VIR - Vincoli in Rete si è confermato un imprescindibile strumento di consultazione in grado di fornire con immediatezza dati utili per conoscenza del territorio.