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Il Mitra Tauroctono di Tarquinia in mostra ai Musei Vaticani
Data: 07/04/2015
L'eccezionale reperto, proveniente da uno scavo clandestino e recuperato dai Carabinieri, è stato restaurato dall'ISCR. In esposizione ai Musei Vaticani fino al prossimo agosto, prima della collocazione definitiva al Museo di Tarquinia
La scultura, raffigurante il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro (da cui l’appellativo tauroctono) secondo un’iconografia molto diffusa nei luoghi dedicatati al culto di questa divinità, risale al II–III sec. d.C. Era stata rinvenuta durante scavi clandestini e recuperata dai Carabinieri del Reparto Operativo per la Tutela del Patrimonio Culturale durante un tentativo di esportazione; presso la sede dello stesso Reparto a Roma è stato eseguito, dal novembre 2014 al febbraio 2015, l’intervento di restauro ad opera dalle restauratrici del Laboratorio Materiali Lapidei dell’Iscr.
Al momento del sequestro l’opera si presentava ancora completamente ricoperta di depositi terrosi e mancante di alcune parti come la testa e le braccia, e di alcuni di quegli elementi, quali il cane e il serpente, che connotano le raffigurazioni del Mitra tauroctono. La delicata pulitura è stata eseguita meccanicamente su tutta superficie e rifinita con laser.
Durante il corso degli interventi, grazie ad uno scavo archeologico organizzato dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale sul probabile luogo dello scavo clandestino, all’interno del Parco Archeologico di Tarquinia, è stato ritrovato il frammento raffigurante il cane e sono stati portati alla luce i resti dell’ambiente destinato al culto mitraico. Il ritrovamento del frammento del cane, perfettamente combaciante con il resto della statua, ha fornito un’inconfutabile prova della provenienza della statua dal sito individuato.
In un secondo momento è stato riconsegnato ai Carabinieri anche il frammento del braccio sinistro. Entrambi i frammenti sono stati ricollocati; il cane, che si trova in una posizione che rende potenzialmente pericolosi i possibili spostamenti del gruppo scultoreo, è stato riposizionato con il sostegno di due perni interni reversibili, che ne permetteranno la rimozione ogni volta che sarà necessario movimentare l’opera.
La scultura del Mitra Tauroctono di Tarquinia era già stata presentata ad autorità e giornalisti lo scorso 27 febbraio nella sede del MiBACT del Collegio Romano. Dopo l’esposizione presso i Musei Vaticani, che si concluderà il prossimo agosto, è prevista la sua definitiva collocazione presso il Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense.
All’intervento di restauro ha partecipato anche la ditta Equilibrarte, che ha collaborato alla ricollocazione dei frammenti.
Le foto che compaiono in questa pagina e nella homepage sono di Edoardo Loliva (© ISCR 2015)