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Recuperato un prezioso affresco nella chiesa della Madonna della Misericordia ad Accumoli

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Data: 10/08/2018

L'opera costituisce uno dei pochi elementi di pregio superstiti nel comune di Accumoli, gravemente colpito dagli eventi sismici del 2016 in Italia centrale

Tra gli ultimi interventi coordinati dall’Unità di crisi del Lazio, che hanno previsto la collaborazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, è stata realizzata un’operazione molto significativa nella chiesa della Misericordia ad Accumoli (Rieti): lo stacco a massello dell’affresco con la raffigurazione di Santa Caterina d’Alessandria affiancata dalle sante martiri Agata e Lucia.
Il dipinto è datato 1515 e appare attribuibile a un seguace di Pietro Alemanno, morto ad Ascoli Piceno nel 1498. Sembrerebbe realizzato a ridosso della fondazione di una cappella (il portale reca la data 1512) o oratorio che secondo la storiografia ottocentesca era parte di un monastero femminile intitolato a Santa Caterina. La successiva costruzione della chiesa è avvenuta inglobando parte dell’area e delle strutture del dismesso convento.
L’intervento, scelto dopo un’accurata valutazione delle diverse possibili alternative, ha comportato il taglio della porzione di parete contenente l’affresco; quest’ultimo è stato pertanto messo opportunamente in sicurezza con operazioni di pronto intervento e protetto mediante la realizzazione di una sorta di “guscio” formato da diversi strati di materiali con proprietà differenti che ne garantissero la coesione e ne impedissero ulteriori danneggiamenti durante le fasi di taglio e trasporto.
La scarsa coesione della muratura di supporto, il quadro fessurativo critico e le pessime condizioni strutturali dell’insieme hanno richiesto particolare attenzione nella realizzazione di una struttura di contenimento di tutto l’elemento da recuperare, comportando un notevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, ciascuno secondo le proprie competenze.
La proficua sinergia con i colleghi afferenti a diversi uffici del MIBAC, nonché il confronto costante con le ditte e i professionisti incaricati, hanno consentito di portare a termine un intervento complesso e allo stesso tempo molto delicato che fornirà notevoli spunti di riflessione su altri casi critici nelle zone maggiormente colpite dagli ultimi eventi sismici.