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Quattro "Conversazioni" a Santa Marta.

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Data: 30/10/2018

Un mini-ciclo di visite speciali per festeggiare il compleanno del progetto Santa Marta Restauro Aperto. L'apertura straordinaria della prima domenica del mese racconta un anno di attività del laboratorio ISCR aperto al pubblico e anticipa le novità

L’intento è stato quello di creare nel cuore di Roma un laboratorio di restauro che restasse aperto a studenti, cittadini, visitatori per rendere visibili non tanto i momenti più spettacolari del restauro ma il lavoro e la pratica quotidiani.  

Un anno fa, esattamente il 24 ottobre 2017, l’allora Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini e Gisella Capponi, all’epoca alla guida dell’ISCR inauguravano lo spazio della chiesa di Santa Marta al Collegio Romano, restituita a nuova vita come laboratorio di restauro aperto al pubblico, sede “satellitare” dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro. Un laboratorio allestito in un ambiente di grande interesse storico e architettonico (Santa Marta nella sua forma attuale rispecchia il progetto di Carlo Fontana poi decorato dagli affreschi di Giovan Battista Gaulli, dagli stucchi attribuiti a Leonardo Retti e Antonio Roncati e dai dipinti di maestri del XVII secolo, quali Francesco Cozza) che grazie all’iniziativa Restauro Aperto tornava ad essere fruibile al pubblico.

L’Istituto festeggia il “compleanno” di Restauro Aperto domenica 7 novembre, prima domenica del mese, con l’apertura straordinaria e un ciclo di visite “speciali”, quattro Conversazioni tenute dagli esperti ISCR e dai restauratori che operano a Santa Marta, dedicate ad aspetti specifici del lavoro svolto in questi dodici mesi. Non mancheranno bilanci e verifiche, anticipazioni sui risultati degli interventi e delle ricerche e uno sguardo sulle prospettive delle prossime edizioni, dedicate ad altre classi di beni culturali.

Questo il programma delle Conversazioni a Santa Marta Restauro Aperto

Ore 10.00 – Gli ambienti ipogei. Studi e interventi di restauro nell’ambiente sotterraneo denominato “cripta”, a cura di Pina Fazio e delle allieve SAF-ISCR Cecilia Balsi, Alice Ciavatta, Sofia Oliveti e Rebecca Picca Orlandi.

L’attività didattica del modulo “Restauro delle superfici murarie” tenuto da Giuseppina Fazio e Francesca Mariani in seno al 66° corso SAF ISCR”, si è svolta presso gli ambienti ipogei della chiesa di Santa Marta, nel periodo gennaio-marzo 2018. Risultati di tale attività sono stati studi inediti sui diversi brani murari che si trovano nei sotterranei della chiesa, e interventi di restauro urgenti per il consolidamento di parti disgregate.

Ore 11.30 – Gli affreschi della parete del coro delle Monache Agostiniane, a cura di Chiara Notarstefano, Angela Rorro e Cristina Udina.

La conversazione delle tre esperte partirà dalla storia della chiesa tra ‘500 e ‘600 e dalla sua decorazione scultorea e pittorica per passare alle sue trasformazioni ottocentesche e concentrarsi sugli affreschi del coro e sull’intervento di restauro in via di conclusione. Si farà cenno anche alle prime ipotesi di datazione e agli studi in corso.

Ore 14.30 -  Lavorare sui frammenti. I resti delle decorazioni degli ambienti termali della Villa delle terme degli stucchi dipinti presso Tor Vergata, a cura di Carolina Gaetani, Aspasia Formichetti e Maria Concetta Laurenti.

L’intervento racconterà il recupero di circa 8000 frammenti che costituivano la decorazione parietale di un calidarium romano del I sec. d. C., seguendo tutte le fasi dell’intervento di restauro: lo scavo archeologico, le operazioni di pulitura e consolidamento, le indagini diagnostiche, lo studio ricompositivo degli ambienti originari ed infine il montaggio delle prime porzioni su supporti di nuova generazione. Le tecnologie della stampa 3D e della fresatura a controllo numerico sono state messe al servizio dell’opera d’arte per garantirne una migliore conservazione, nel pieno rispetto di ogni elemento costitutivo.

Ore 16.00 – San Pietro salvato dalle acque nella basilica di San Saba in Roma. Un ponte artistico tra oriente e occidente, a cura di Chiara Arrighi e, a seguire, Narciso  di Domenichino, a cura di Annamaria Marinelli con la partecipazione di allievi della SAF.

Il piccolo dipinto murale è riemerso nell’anno 1900 da uno scavo condotto all’interno della basilica di San Saba e costituisce uno dei rari documenti della lingua figurativa bizantina presente a Roma nella prima metà dell’VIII secolo. Nel corso del XX secolo il frammento ha subito tre diversi interventi di stacco dal proprio supporto, che ne hanno inevitabilmente compromesso lo stato di conservazione. 
L’attuale progetto di restauro ha previsto un ulteriore approfondimento nello studio dell’opera, unito a interventi conservativi mirati a restituire gli adeguati valori formali a un raro brano della pittura alto medievale romana.
Seguirà una sintesi dell’intervento realizzato, a partire dall’attività didattica dagli allievi SAF-ISCR, sull’affresco staccato del Narciso di Domenico Zampieri, proveniente dall’Ambasciata di Francia in Italia, attualmente esposto presso le Scuderie del Quirinale per la mostra “Ovidio. Amori, miti e altre storie”.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Attenzione! Occorre prenotare per ogni singola Conversazione     

Prenotazioni sul sito Eventbrite
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-restauro-aperto-gli-affreschi-39108819532

#Domenicalmuseo #RestauroAperto

Accesso facilitato su richiesta

Contatti: is-cr.santamarta@beniculturali.it

Vedi anche la pagina Santa Marta Restauro Aperto

Nelle foto di questa pagina due momenti della visita della delegazione di giornalisti di Taiwan del 18 ottobre 2018.