• home
  • Restauri - Restauri in corso

Amore in caccia, Adamo Tadolini - Museo Mario Praz

tecniche di esecuzione

Materiali costitutivi e tecniche di esecuzione

L’opera è un monolite di marmo di Carrara rifinito su tutti i fronti; attualmente è addossata alla parete di fondo della sala del museo.
 
Il materiale costitutivo presenta alcuni difetti: i “peli” del marmo e “taroli”, alcuni di essi, stuccati presumibilmente in corso d’opera. Gli inestetismi del materiale costitutivo non pregiudicano il valore estetico della scultura.
La tecnica di esecuzione si presenta come un’antologia degli strumenti di lavorazione della pietra.

Le superfici sono trattate e lavorate per esaltare le caratteristiche materiche degli incarnati e dei dettagli naturalistici presenti sulla base ovale; le superfici dei particolari decorativi vanno dallo stiacciato al tutto tondo e la finitura superficiale non si spinge oltre la levigatura.

Con piccoli trapani, scalpelli e unghietti sono state definite le superfici degli elementi decorativi. Particolare è la lavorazione del bouquet reso dal trapano usato sia in fase di definizione dei volumi, sia in fase di rifinitura per i particolari dei fiori e delle foglie, che nel fogliame nasconde una freccia spuntata. Il trapano è usato in diverse angolazioni e ha lasciato tracce diversificate. Alcune di esse hanno conservato i “ponticelli”, altri hanno una forma allungata, i cosiddetti “vermicelli” dove si rilevano le tracce dell’andamento dello strumento.
 
L’arco, a basso rilievo, si staglia dalla base con una incisione resa con l’unghietto, la superficie è levigata e il leggero stacco dalla base produce una sottile ombra che ne aumenta il volume.

La base ovale è percorsa dai segni della gradina di varie dimensioni; la direzione delle tracce è discontinua, in alcuni casi l’utensile è utilizzato con una leggera inclinazione rispetto al piano di marmo, riconoscibile dalle brevi successione dei colpi; in altre parti i caratteristici segni paralleli della gradina, sono incrociati e/o ondulati, in altri ancora la lavorazione del marmo sembra casuale e lasciata non finita. L’effetto finale è una superficie vibrante, sensibile alla rifrazione della luce.
 
Amore ha un incarnato levigato, l’alternanza degli scalpelli e dell’unghietto lavorano la capigliatura riccioluta, le ciocche voluminose circondano l’ovale dalla fronte ampia, le morbide arcate sopracciliari circondano gli occhi il volume della sclera è reso dal trapano che affonda nel marmo per realizzare la sacca lacrimale.
Un leggero bassorilievo ha definito il piumaggio delle ali; le tracce dell’unghietto sulle piume servono ad aumentarne la vaporosità. Tra le ali è nascosta la faretra con le frecce; tutte le superfici sono levigate.