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La Scultura, Adolfo Apolloni, Accademia Nazionale di San Luca, Roma

tecniche di esecuzione

La Scultura è un monolite in marmo di Carrara. La superficie, ad eccezione della figura femminile, che si presenta levigata, riporta segni di lavorazione molto evidenti di subbia[1], gradina[2] e scalpello[3], realizzati con la tecnica del non finito.
La composizione piramidale del gruppo scultoreo riproduce  una figura femminile poggiata sul marmo nell’atto di scolpire una figura maschile di cui trapelano solo alcuni dettagli anatomici: il braccio destro, la mano sinistra e parte della schiena; il volto reclinato verso il basso è nascosto dietro le spalle della “Scultura”.
“La scultura” si presenta con una leggera torsione, la gamba sinistra flessa sostiene il peso del corpo e il fianco destro poggia sul blocco di pietra che sta scolpendo.
Le braccia cingono la figura maschile e fra le mani stringe la gradina e il mazzuolo. La superficie, della figura femminile è levigata, mentre il blocco di marmo, realizzato con la tecnica del non finito, è percorso da profonde ed evidenti tracce di lavorazione, lasciate dalla subbia, dalla  gradina, da scalpelli di varie misure e  utilizzato anche di taglio.

 



[1] La subbia è un “arnese d’acciaio in forma di scalpello a punta conica o piramidale quadrangolare, adoperato dalla scalpellino per sgrossare le pietre. distaccandone scaglie abbastanza voluminose” (dall’Enciclopedia on line Treccani.it)

[2] La gradina è “un arnese in acciaio a foggia di scalpello a più denti che possono essere piatti o a punta. Il suo uso è preceduto dall’impiego della subbia e seguito da quello dello scalpello e delle lime che ne cancellano le tracce” (dall’Enciclopedia on line Treccani.it)

[3] Lo scalpello è un utensile impiegato nella lavorazione delle pietre (ma anche del legno e dei metalli) costituito “da una robusta barra d’acciaio di sezione rettangolare o quadrata, tagliente a una estremità e fornita nell’altra di un manico di legno sul quale si batte con apposito martello” (dall’Enciclopedia on line Treccani.it)