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Madonna Addolorata, Chiesa di S. Giovanni Battista, Morbegno

analisi storico-critica

Il gruppo scultoreo cui la Madonna Addolorata apparteneva era originariamente composto di otto figure scolpite, dipinte e dorate, eseguito presumibilmente nel 1517 da Giovanni Angelo Del Maino, figlio di Giacomo. L’attività dei Del Maino, scultori di origine milanese poi trasferitisi a Pavia, è documentata fra il 1469 e il 1536. Di Giovanni Angelo è anche l’architettura della grande ancona lignea nella chiesa di San Lorenzo e Santa Maria Assunta sempre in Morbegno, dipinta e dorata da Gaudenzio Ferrari e Fermo Stella fra il 1520 e il 1524.

Il Compianto, originariamente collocato nella chiesa di San Giovanni Battista a Morbegno, viene trasferito agli inizi del Settecento nella nuova chiesa di San Giovanni e da questa data se ne perdono le tracce; solo la Madonna vi è ancora documentata fino alla seconda metà del XX secolo, risultando esposta alla devozione dei fedeli in occasione delle celebrazioni della Settimana Santa.

La scultura fu fortuitamente rinvenuta, in mediocri condizioni conservative, nella sacrestia della chiesa di Morbegno; immediatamente emerse la necessità di indagarne a fondo gli aspetti costitutivi per discernere gli elementi di originalità da quelli di rifacimento. Venne affidata al laboratorio manufatti lignei dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (allora ICR), su richiesta della Soprintendenza al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Milano. Per l’elaborazione del progetto si è costituito, in seno all’ISCR, un gruppo interdisciplinare di lavoro.