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Storie di Sant'Orsola. L'arrivo a Colonia, Vittore Carpaccio, Gallerie dell'Accademia, Venezia

intervento di restauro

L’intervento di restauro si è reso necessario solo sulla superficie pittorica per migliorare la leggibilità dell’opera ma  non ha dovuto affrontare problemi di natura strutturale poiché il supporto era in buone condizioni e il tensionamento sul telaio  risultava adeguato.

Preliminarmente  all’arrivo nel laboratorio tele dell’Iscr,  sono state eseguite  presso i laboratori scientifici delle Gallerie dell’Accademia  indagini finalizzate alla caratterizzazione  sia dei materiali costitutivi originali che di quelli di restauro finalizzate all’identificazione del metodo di intervento più idoneo. Sulla base dei primi esiti ottenuti sono state eseguite prove di solubilità della vernice alterata che hanno portato all’individuazione del metodo di pulitura.

Il primo periodo di permanenza del dipinto presso i Laboratori dell’Iscr è stato riservato alla documentazione grafica associata ad una campagna diagnostica per immagini attraverso documentazione macrofotografica e microfotografica in luce visibile ad alta definizione; acquisizione della fluorescenza indotta da radiazione ultravioletta; riflettografia e trans-irradianza IR associata a controlli colorimetrici oltre che a microprelievi del supporto tessile originale destinati all’analisi in microscopia ottica per la caratterizzazione del filato. Un numero limitato di prelievi per sezioni  è stato effettuato per individuare la stratigrafia delle sostanze soprammesse e la loro natura.

Il delicato compito del recupero della leggibilità dell’opera, ha comportato la rimozione delle sostanze alterate utilizzando un solvent gel. Le operazioni di pulitura sono state controllate tramite l'osservazione con radiazioni UV.  Rimossa  la vernice si evidenziava sulla superficie uno spesso strato di sostanza proteica , probabilmente colla,  dovuta agli  interventi precedenti  di foderatura, e mai rimossa completamente. Anche per la rimozione di questa sostanza si è impiegato un solvent gel specifico per le colle.

Le vecchie stuccature sono state rimosse meccanicamente procedendo successivamente ad una verniciatura intermedia  applicata a pennello.  Sono state eseguite nuove stuccature con gesso e colla di coniglio poi reintegrate a tratteggio con colori ad acquerello. Le velature  e le zone che risultavano abrase sono state risarcite con colori a vernice specifici per il restauro.

La verniciatura finale è stata eseguita per nebulizzazione  con resina alifatica,  con l’aggiunta di uno stabilizzante e di un assorbitore di UV.