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Il Satiro Danzante di Mazara del Vallo

documentazione grafica e fotografica

Tra le varie metodologie applicate a questo intervento si segnala l’esecuzione di un rilievo laser scanner, che ha portato alla realizzazione di un modello tridimensionale con cui è stato possibile simulare al computer il rapporto tra la statua, il suo supporto e l’ambiente circostante.

Rilievo stereo-fotogrammetrico e elaborazioni CAD

Il rilievo stereo-fotogrammetrico, realizzato dalla Fo.A.R.T. di Parma per conto dell’Istituto, è stato il risultato di una serie di coppie fotografiche del Satiro riguardanti tutta la sua superficie, gamba inclusa; la loro interrelazione, unita ad un congruo appoggio topografico di punti e alla tecnica di restituzione, ha permesso di ottenere una documentazione tridimensionale dell’oggetto estremamente precisa ed affidabile su cui localizzare tutte le successive elaborazioni: dallo stato di conservazione del manufatto e della gamba alle tecniche esecutive. Si è poi proceduto ad un “rimontaggio virtuale” della gamba in CAD 3D, al fine di valutare la configurazione finale dell’oggetto (già idealmente sorretto in posizione verticale), e la sua altezza complessiva, così da poter calibrare anche il più opportuno sistema espositivo. In ultimo, si è cercato di istituire confronti sulla base di documentazioni iconografiche di soggetto analogo.

Modello digitale 3D

Il modello virtuale del Satiro, ottenuto attraverso il processo digitale di scansione laser, è stato eseguito per documentare la sua forma geometrica alquanto complessa e per studiare soluzioni per la sua conservazione. Oltre ai problemi di deterioramento, il Satiro presentava il problema della ricomposizione delle parti staccate. La possibilità di visualizzare sul computer la statua e i frammenti nella dimensione spaziale ha rappresentato un efficace mezzo di studio per analizzare la soluzione più adatta a restituire unità formale al manufatto. La statua ricomposta poteva essere rappresentata virtualmente attraverso il modello della sua superficie prima ancora di aver realizzato il sistema di assemblaggio dei frammenti. In questo modo è stato più facile valutare le ipotesi progettuali e migliorare il sistema di assemblaggio dei frammenti, simulando la reintegrazione delle lacune. Il percorso tecnologico prevedeva una fase dedicata al rilievo geometrico della statua tramite la scansione laser. Con il raggio del laser inviato sulla superficie della statua si acquisivano milioni di coordinate XYZ dei punti che hanno definito il modellato della statua e che sono state utilizzate per generare il corrispondente modello digitale tridimensionale.

Visita la pagina dell'ISCR dedicata alla Memoria digitale della forma

 

Hanno fatto parte del gruppo di lavoro ISCR per la documentazione anche:

Giorgio Accardo
Stefano D'Amico
Francesco Sacco

Collaborazioni esterne

Università di Roma “La Sapienza” (Dipartimento di Fisica): Giovanni Ettore Gigante, Stefano Ridolfi