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Il paliotto di San Domenico, Museo dell'Opera del Duomo, Orvieto

indagini scientifiche

Le tecniche analitiche impiegate sono state: test microchimici per il riconoscimento delle sostanze concianti, misurazione della temperatura di contrazione (Tc); fluorescenza dei raggi X (XRF), analisi delle polveri al microscopio mineralogico, analisi micro FTIR, analisi micro-Raman, sezioni stratigrafiche, analisi al microscopio elettronico a scansione con microsonda ai raggi X. Sono stati effettuati prelievi di alcune fibre del cuoio per determinare il tipo di conciante utilizzato che, dalle analisi effettuate, risulta essere costituito da tannini idrolizzabili, sebbene non sia possibile escludere una concia con tannini misti. Lo studio finalizzato all’identificazione dei pigmenti è stato condotto in maniera approfondita, utilizzando diverse tecniche analitiche in modo da caratterizzare anche i coloranti organici e le lacche. Sono state eseguite misure Tof-SIMS, in collaborazione con l’università di Roma TRE, Dipartimento di Fisica e matematica, con il Dott. Luca Tortora del Laboratorio di analisi delle superfici.

I pigmenti identificati risultano complessivamente essere per i verdi, il resinato di rame; per il bianchi, la biacca; per i blu e gli azzurri l’indaco, variamente mescolato con la biacca; per i gialli, lacca gialla su biacca; per i rossi, cinabro mescolato con biacca e lacca rossa.

In merito alla vernice d’oro, le osservazioni a luce riflessa e agli UV delle sezioni stratigrafiche hanno permesso di individuare, in corrispondenza dei punti di prelievo, due strati di vernice sovrammessi alla foglia d’argento; la presenza di piccoli quantitativi di piombo, identificati al SEM.EDS, corrisponde all’aggiunta di un pigmento con funzione essiccativa. Uno degli spettri FTIR relativi alla vernice evidenzia la presenza di lacca rossa, probabilmente aggiunta per renderne il tono più caldo e ramato. Le misure Tof-SIMS, effettuate su campioni della vernice d’oro, hanno identificato in essa la colofonia come componente resinosa, confermando quanto evidenziato dagli spettri micro FTIR.

In merito alla temperatura di contrazione (Tc), le misure hanno evidenziato valori indicativi di un’evidente destabilizzazione del tessuto fibroso.