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L'ICR festeggia il compleanno della Sapienza con il restauro delle opere del Rettorato
Data: 20/04/2022
Un compleanno all'insegna della ricerca, del restauro e della condivisione di conoscenze per i 719 anni dell'ateneo
Anche l'ICR ha partecipato alla cerimonia che ha avuto luogo nell'Aula Magna del Rettorato dell’Università Sapienza di Roma, per festeggiare i 719 anni dalla fondazione dell'ateneo ad opera di papa Bonifacio VIII.
Dopo i saluti della rettrice Antonella Polimeni e della direttrice generale Simonetta Ranalli, la prorettrice alla Ricerca, Maria Sabrina Sarto ha illustrato “Ricerc@Sapienza”, il nuovo portale della ricerca dedicato alle attività e ai prodotti della ricerca dei docenti e dei ricercatori di Sapienza e dei suoi dipartimenti, con lo scopo di favorire la fruibilità e lo scambio delle informazioni.
La cerimonia è proseguita con la consegna delle medaglie ai vincitori dei finanziamenti Marie Skłodowska-Curie ed Erc, presentati dal prorettore alle Strategie competitive per la ricerca internazionale Fabio Sciarrino, e dei premi ai tre studenti che si sono distinti per meriti sportivi, presentati dalla prorettrice allo Sport e al benessere, Cristina Limatola. Per l'occasione, nel foyer dell'Aula Magna, è stata presentata inoltre una mostra di libri antichi, organizzata in collaborazione con la Biblioteca Universitaria Alessandrina e illustrata dalla sua direttrice Daniela Fugaro. A chiudere la mattinata, la Direttrice dell'ICR Alessandra Marino ha illustrato il restauro del gonfalone storico della Sapienza, di quattro paesaggi del XVIII secolo e di alcune sculture, opere che sono state tutte riconsegnate ed esposte nel Rettorato.
In particolare, il gonfalone storico, realizzato dalla Ditta Tanfani e Bertarelli nel 1933 su progetto di G. Battista Conti, è stato restaurato da Manuela Zarbà, responsabile del Laboratorio dei Manufatti Tessili.
I quattro Paesaggi, opera di ignoto pittore del secolo XVIII, sono stati restaurati da Carla Zaccheo, responsabile del Laboratorio Dipinti su tela, insieme a Giorgia Pinto e ad Alessandra Ferlito.
Le sculture, che consistono in una Ninfa del I - II sec. d. C., un Dioniso assegnato dubitativamente al I - II sec. d.C., due Urne, un Satiro e una Menade ascritti dubitativamente ad epoca moderna (sec. XVIII) e provenienti dal Museo Nazionale Romano, sono state restaurate da Antonella Basile, responsabile del Laboratorio dei Manufatti Lapidei.