- home
- L'istituto - News
Restituita al Mart di Trento e Rovereto l'opera "Trasparente" di Carla Accardi
Data: 16/11/2022
L' opera è stata restaurata dal Laboratorio Materiali dell'Arte Contemporanea col supporto del laboratorio di Chimica ICR
Al termine delle indagini e dell’intervento conservativo, l'Istituto ha riconsegnato al Museo di arte moderna e contemporanea (MART) di Trento e Rovereto, l’opera di Carla Accardi Trasparente (telaio e plastica trasparente, 138,5 x 104,5 x 3 cm, MART 9386), di collezione privata.
Eseguita nel 1974, l’opera fa parte della serie dei Sicofoil, dal nome commerciale dei fogli di acetato di cellulosa impiegati dall’artista come supporto tra gli anni ’60 e ’70. In questa fase Accardi gioca con la trasparenza del materiale, da cui ricava strisce di varie misure che sovrappone, intreccia e fissa sul telaio dopo averle dipinte spesso con semplici segni ripetuti di colore, talvolta in monocromo o accostamenti complementari.
L’opera in questione si distingue per il suo carattere minimale e l’accentuato effetto optical, ottenuto mediante un calcolato disegno dei fogli di Sicofoil, semplicemente intrecciati e privi di qualsiasi nota di colore.
Come molte opere della serie, i problemi conservativi anche in questo caso erano da imputare alla natura instabile del supporto, soggetto ad un duplice fenomeno di idrolisi acida e perdita dei plasticizzanti interni che col tempo porta all’infragilimento, alla perdita della flessibilità e alla contrazione del foglio. Questi fenomeni si riscontrano soprattutto all’incrocio delle fasce e sui bordi, in corrispondenza dei vincoli metallici, punti più facilmente soggetti agli stress meccanici.
Nel caso in questione, l’aspetto minimale dell’opera rendeva ancora più complesso l’intervento di restauro: il risanamento delle lacerazioni del supporto presenti in diversi punti dei bordi e all’intreccio delle fasce ha richiesto infatti il rispetto della trasparenza, per evitare interferenze con la pulizia del disegno. Tutto ciò ha imposto una ricerca preliminare sulla scelta dei materiali da adottare per la rifunzionalizzazione dei bordi e per il risanamento delle lacerazioni, in collaborazione con il Laboratorio di Restauro Materiali dell'Arte Contemporanea, mentre l’intervento è stato improntato a un approccio conservativo, focalizzato al mantenimento dello status quo e alla stabilizzazione puntuale delle parti giudicate più a rischio.
Nella messa a punto dell’intervento è risultata estremamente utile l’esperienza maturata negli anni dal laboratorio di restauro Materiali dell’Arte Contemporanea con altre opere dell’artista in acetato di cellulosa, quale solido punto di riferimento per il perfezionamento di un metodo di lavoro, in un approccio estremamente puntuale e mirato.
Per approfondire il restauro dell'acetato di cellulosa, consulta l'abstract dell'articolo "Bianco-Arancio di Carla Accardi: l'intervento di restauro e lo studio sul comportamento meccanico dell’acetato di cellulosa" del Bollettino ICR n. 31/2015.