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La Villa dei dolia sommersa a largo dell'antica Epidauro

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Data: 28/06/2020

Campagne di scavo e restauro 2018-2019. Video di presentazione della Dott.ssa Barbara Davidde

Pubblichiamo un interessante video di presentazione, a cura della Dott.ssa Barbara Davidde, Direttore del Nucleo per gli interventi di Archeologia Subacquea dell'ICR, delle campagne di scavo e restauro condotte sulla villa dei dolia sommersa al largo della città di Epidauro.

Nel luglio del 2017, la Soprintendenza per le Antichità Subacquee del Ministero greco della Cultura ha avviato un'importante collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro e con la Scuola Archeologica Italiana di Atene sul tema di un progetto formativo pilota, dal titolo In situ conservation of underwater archaeological sites: methods and case studies nell’area marittima della cosiddetta «Città Sommersa» di Palaià Epidavros

In seguito, negli anni 2018 e 2019, è stato possibile effettuare il programma di ricerca congiunta sul campo. Le ricerche si sono focalizzate, tra l'altro, sull’individuazione e sul rilievo fotogrammetrico tridimensionale di tutte le strutture visibili del complesso della villa, sulla conduzione di ricognizioni lungo la linea di costa per la registrazione di resti architettonici dispersi, sullo scavo di settori importanti della villa e nel restauro e consolidamento dei muri della stessa, allo scopo di proteggerli dai danni provocati dall'ambiente esterno e dai visitatori.

In questi anni, è stato rilevante il contributo degli studiosi italiani nella trasmissione di conoscenze e tecniche riferite al restauro in situ di edifici sommersi, sulla base delle ricerche  applicate già da tempo nella città sommersa di Baia. Le ricerche degli ultimi anni hanno prodotto interessanti risultati scientifici  e hanno portato al rinvenimento di significative testimonianze archeologiche; tali risultati sono stati presentati in una serie di convegni e pubblicati anche nell’Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente, contribuendo a dare risalto ad aspetti di questo territorio e della sua storia fino ad ora ignoti.

Si auspica che i risultati di queste campagne di ricerca offrano in futuro un contributo per la gestione e la valorizzazione di questo importante sito archeologico sommerso, molto vicino alla costa e pertanto facilmente accessibile al pubblico, e un «modello» per valorizzare altri siti sommersi in prossimità dei litorali.