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Le asce in rame di Batrawy

analisi storico-critica

            L’antico insediamento di Batrawy ha avuto una storia della durata di un millennio, a partire dal Bronzo Antico II (3000-2700 a.C.), e ha subito diverse fasi ricostruttive, la seconda in seguito ad un grave terremoto nel 2700 a.C, la terza a causa di una incursione nemica con conseguente incendio nel 2500 a.C., la quarta e finale, che ne costituisce la sua forma più monumentale.
Risale a questa ultima fase la costruzione di un Palazzo Reale,  contraddistinto ad ovest da un grande ambiente, denominato ‘sala dei pilastri’,  all’interno del quale, durante la campagna di scavi del 2010, sono state rinvenute le quattro asce in rame oggetto del restauro curato dall’Istituto.
Le asce erano state deposte in un piccolo ripostiglio ricavato nel pavimento roccioso, probabilmente all’interno di un cestino, come indicano alcuni resti vegetali mineralizzati rinvenuti sulla superficie di una di esse. Esse illustrano due diverse tipologie: quella a lama a ventaglio accuratamente martellata e rigonfiamento della coda (KB130, KB132, KB133) e quella a lama biconvessa, di tipo largo a bandiera con foro per il fissaggio sul manico.
Le quattro asce devono avere avuto una funzione simbolica poiché, in seguito alle indagini, è emerso che tre su quattro non sono mai state usate. Esse rappresentano una scoperta di straordinario valore considerando che dall’Ottocento ad oggi in tutto il territorio della Palestina e della Giordania sono state rinvenute non più di una dozzina di armi risalenti al Bronzo Antico III (2700-2300 a.C.). Inoltre sono in assoluto le prime armi provenienti da un contesto approfonditamente studiato e sottoposte ad accurate indagini scientifiche.

 

Contenuto tratto da: Nigro L., Nel Palazzo delle Asce di Rame, ROSAPAT/Colour Monograph I, Roma 2010.