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Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea

Il Nias è stato istituto all’interno dell’Iscr nel 1997 dall’allora direttore Michele Cordaro.

Dal giorno della sua istituzione fino alla fine del 2010 il Nias è stato diretto dall’archeologo subacqueo Roberto Petriaggi che ha dato un grandissimo impulso alle attività del Nucleo ideando, tra l’altro, il progetto Restaurare sott'acqua dedicato alla sperimentazione di strumenti, materiali e metodologie per la conservazione e il restauro in situ delle strutture archeologiche sommerse e la vasca ad assetto variabile per il restauro del legno imbibito d’acqua, denominata “Archimede”.

Il personale tecnico scientifico del Nias è composto da subacquei abilitati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali all’immersione per i fini istituzionali.

Nel corso di questi anni il Nias, in collaborazione con i Laboratori di restauro e i Laboratori scientifici dell'Iscr, ha curato il restauro di beni archeologici recuperati da ambienti sommersi, tra cui si ricorda il Satiro danzante di Mazara del Vallo, e ha svolto attività di ricerca e sperimentazione per il restauro, la conservazione in situ e la valorizzazione del patrimonio sommerso. In  particolare, si ricordano i restauri della peschiera di Torre Astura presso Nettuno e quelli di alcuni settori del Parco Sommerso di Baia: Villa con ingresso a protiro, Villa dei Pisoni, via Herculanea, area termale presso punta Epitaffio, edificio porticato presso Portus Iulius.

Si ricorda, inoltre, la protezione in situ dei cannoni in ghisa di Cala Spalmatore nell’isola di Marettimo (Trapani) e della barca da pesca con un carico di mattoni naufragata a largo dell’Isola Martana nel lago di Bolsena (Viterbo), oltre allo studio e alla valorizzazione di sarcofagi del relitto di San Pietro in Bevagna (Taranto).

Il Nias è consulente dell’Università della Calabria per il progetto PON COMAS COnservazione programmata Manufatti Archeologici Sommersi, che prevede la sperimentazione di nuovi materiali e strumenti  per il restauro subacqueo ed è partner del progetto europeo  SASMAP Development of Tools and Techniques to Survey, Asses, Stabilize, Monitor and Preserve underwater Archaelogical Sites  (www.sasmap.eu). Lo scopo di questo progetto è quello di sviluppare nuove tecnologie, tecniche e buone pratiche per localizzare, scavare, valutare lo stato di conservazione e gestire il patrimonio culturale sommerso europeo. Il Nucleo partecipa a SASMAP per lo studio di  strumenti e tecniche per lo scavo e il recupero di manufatti organici impregnati d’acqua e per la stabilizzazione e protezione in situ dei siti archeologici sommersi.

Le attività principali del Nias possono essere così sintetizzate:

presta consulenze ad Enti pubblici per interventi di recupero, conservazione e restauro di manufatti sommersi e di provenienza subacquea;

svolge attività di formazione di restauratori subacquei presso la Scuola dell'ISCR o presso altre sedi;

con l'Area di Biologia Marina e delle Acque Interne studia i processi di deterioramento dei manufatti sommersi e i metodi per prevenirne e inibirne gli effetti;         

esegue indagini e sperimentazioni propedeutiche alla formulazione di normative e specifiche tecniche in materia di interventi di recupero, conservazione e restauro di manufatti sommersi e di provenienza subacquea.

 

Visita la pagina del sito ISCR relativa a Progetti e Ricerche 

Visita la pagina del sito UNESCO dedicata al GIS della città sommersa di Baia